Nel corso dei diversi interventi nella relazione di aiuto dedico particolare attenzione al respiro, osservando il modo in cui il cliente respira in relazione alla sua narrazione e/o agli esercizi pratici che sta svolgendo:
-durante il colloquio di counseling la respirazione del cliente ne denota lo stato emotivo e aiutarlo a divenire consapevole di come sta respirando gli permette di consapevolizzare le emozioni e imparare ad accoglierle e modularle anche attraverso esercizi respiratori mirati
-durante la ginnastica posturale e lo stretching, respirare in modo consapevole sincronizzando gli esercizi con l’inspirazione e l’espirazione favorisce la concentrazione e l’ossigenazione muscolare, ottimizzando i risultati
-durante le costellazioni sistemico/familiari il contatto col proprio respiro permette al cliente di sentire la presenza nel qui ed ora, favorendo la consapevolezza delle emozioni e delle sensazioni corporee che sta provando e che sono alla base del lavoro sistemico che andrà a svolgere
-nelle sessioni di ascolto del corpo il cliente attraverso il respiro impara ad esercitare la presenza nelle diverse parti del suo corpo, affinando la capacità di sentirle nella loro individualità e nella relazione che le singole componenti fisiche hanno l’una con l’altra, sviluppando poi la percezione del senso di interezza e di unità del corpo stesso; attraverso appositi esercizi di respirazione, il cliente ha modo di raggiungere uno stato di calma favorendo il rilassamento di mente e corpo
Il respiro è l’essenza del nostro esistere, ogni volta che prendiamo aria portiamo qualcosa dentro di noi e ogni volta che espiriamo rilasciamo qualcosa dall’interno verso l’esterno; per questo il modo di respirare ci parla di come stiamo nella relazione con quanto ci circonda, della nostra capacità di ricevere e di dare, ci racconta cosa stiamo provando, sentendo e pensando.
Consapevolizzare il respiro significa compiere un primo e fondamentale passo per conoscersi e riscoprirsi: attraverso la presa di coscienza di se si puo’ aprire la strada per l’individuazione delle risorse che ciascuno ha a disposizione e di quelle che eventualmente puo’ procurarsi per affrontare una crisi, raggiungere un obbiettivo, migliorare la comunicazione e lo stato delle relazioni, favorire lo stato di benessere del corpo.
Ti propongo un primo semplice esercizio di consapevolezza del respiro:
siediti comodo su una sedia, coi piedi ben appoggiati a terra, la schiena dritta appoggiata allo schienale, le spalle rilassate e il capo eretto e appoggia una mano sul petto e una sulla pancia; chiudi gli occhi e porta l’attenzione nel respiro sentendo l’aria che entra e che esce dal corpo, respirando lentamente: senza voler cambiare nulla di come stai respirando ora, osserva semplicemente come è il tuo respiro: se prendi aria con la bocca o col naso, che sensazione provi quando l’aria passa nella gola, se percepisci movimento nella zona addominale durante l’inspirazione, se il movimento c’è, se è uguale o diverso nel petto e nella pancia, osserva come è il corpo durante la fase in cui prendi aria. Fai lo stesso quando espiri. Ripeti l’esercizio per 10 volte , facendo sempre una breve pausa tra un ciclo respiratorio e l’altro. Quando hai terminato riapri gli occhi lentamente e fai piccoli movimenti di riattivazione del corpo prima di tornare alle tue attività.